BADEN E KATOWICE – 12 e 13 maggio

Il viaggio è cominciato!

Sono partito dalla mia città, in provincia di Pordenone, e dopo più di 500 km arrivo a Baden beiWien, in Austria, una cittadina che dista una trentina di chilometri da Vienna e che è stata dichiaratanel 2021 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nelle Grandi Città Termali Europee. Il viaggio è tutto sommato regolare, anche se la posizione in sella alla moto per così tanto tempo haun po’ influito sulle braccia che sono arrivate un po’ doloranti! Per sgranchire le gambe e rilassarmi un po’ mi incammino per il “Wegerl in Helenental”, unapasseggiata romantica e poco impegnativa lungo il fiume Schwechat; è leggermente in salita, ma ilpaesaggio è molto bello e vario, dove si dice passeggiassero anche Schubert e Beethoven. Ne approfitto per far andare i pensieri, per lasciarli liberi di invadermi la mente. Già il nome delpercorso mi dà delle buone sensazioni visto che mia suocera, la madre di Esther, si chiamavaHelene. Riposo bene in un albergo di Baden e mi sveglio riposato e pronto a ripartire verso la Polonia. Ho preso questa abitudine: controllo la moto dopo aver fatto colazione, al mattino. E poi la carico. Se lo facessi alla sera, al mio arrivo, sarei troppo stanco per essere attento e lucido; quindi preferisco arrivare, parcheggiarla e riposarmi. I controlli li posticipo. Così parto, altri 500 km previsti, ma la tappa sembra apparentemente più agevole. Ancora in territorio austriaco la polizia mi ferma per un controllo di routine, ma quasi non mi domanda nulla né della moto né dei documenti: pare che il loro interesse maggiore sia proprio il mio viaggio! Secondo me sono motociclisti anche i poliziotti! Alla scoperta tra Austria e Cechia scopro poi che per le motociclette non è obbligatoria la Vignetta, che consente il transito sulle autostrade. Che bella sorpresa! Tra l’altro lì alla frontiera mi metto a chiacchierare con un autista di corriere, originario della Serbia, appassionato anche lui di moto. Mi racconta che quando va in ferie – non più di quindici giorni all’anno – cerca di approfittarne sempre per fare un viaggio in moto. Vive a Vienna e ammette purtroppo di non spostarsi molto da questa città. Attraversando la Cechia mi becco tanto di quel vento… Ondeggia la moto, ondeggiano le auto, e le mie braccia, già provate dal giorno precedente, implorano pietà! Mentre viaggio in autostrada mantengo una velocità pressoché costante di 100-120 km/orari. Non ho necessità di andare veloce perché il tempo è uno degli elementi fondamentali di questo mio viaggio. Ad un certo punto alla mia moto si affianca il muso di un’auto e per un po’ rimaniamo allineate; penso addirittura sia di nuovo la Polizia! Poi mi stanco e, incuriosito, decelero leggermente per vedere di chi si tratta. Al volante c’è un ragazzo che mi guarda e mi saluta mostrandomi il pollice in alto. Io ricambio! E lui torna a gesticolare e mima un abbraccio; io di nuovo rispondo con il pollice su. L’auto scorre via, mi supera, e sul lunotto posteriore vedo l’adesivo che indica una disabilità. Chissà chi era quel ragazzo? Uno che avrebbe voluto fare un viaggio come il mio, ma una disabilità glielo impedisce? Un uomo cui un incidente – magari in moto – ha impedito poi di salire di nuovo in sella? E così ho pensato che nel mio piccolo sto viaggiando anche per queste persone qui, per coloro chenon possono viaggiare, anche per un limite fisico. E così eccomi arrivato a Katowice, in Polonia. Cerco l’albergo che alcuni amici mirano gentilmenteprenotato e lo trovo completamente ricoperto di impalcature: è in ristrutturazione. Che strano… Miavvicino per cercare l’entrata, ma tutto è sbarrato e le uniche persone presenti sono muratori.Chiedo e mi viene confermato che il restauro durerà ancora un bel po’ di tempo!Insomma, mi metto in contatto con l’Italia e scopro che in città ci sono almeno quattro hotel chehanno un nome simile! Mi rimetto alla guida a cercare il mio e finalmente lo trovo.

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AVVISO

Ci scusiamo per il ritardo sugli aggiornamenti di viaggio, dovuti a causa di problemi tecnici e soprattutto ai blocchi alle applicazioni internet in Bielorussia e Russia.

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