DA VOLGOGRAD A MINERAL’NYE VODY – 26 maggio

Preparo la moto per la tappa Volgograd – Mineral’nye Vody.
Ma c’è qualcosa che devo fare in città, prima di partire: mi è stato chiesto di informarmi su un militare che avrebbe dovuto essere sepolto lì. Dunque mi rivolgo alle autorità, le quali, anche solo prima di fare il nome e dare la matricola, mi bloccano: serve un appuntamento per accedere agli archivi e un supporto che faccia da tramite, come per esempio il nostro Ministero della Difesa, oppure, la Croce Rossa che è stata delegata a queste operazioni di ricerca. Naturalmente ci sono anche delle tasse da pagare. Mi son detto “Bene, qui almeno la perestrojka è arrivata, con tutti i suoi cavilli!”
Per il morto forse è meglio, dopo tutti questi anni, che rimanga a riposare con i suoi compagni. Non ho perso troppo tempo e alle 11.00 sono di nuovo sulla mia strada.
Anche in questa tappa è tutto calmo, non ho deviazioni da fare, ma devo stare più attento: il navigatore praticamente è un peso morto al seguito, non lavora.
In queste condizioni sono richiesti più stop per fare il punto con cartina e compasso. Ormai ci ho preso la mano.
In Svizzera a scuola si imparava alle elementari e si facevano le gare tra classi; era la preparazione alla difesa civile e i navigatori non esistevano. Oggi ne sono grato perchè posso sostituire il navigatore ogni momento e non rimango fermo. Intanto il panorama cambia, comincia a diventare collinoso e si alza qualche vetta modesta, qua e là.
Arrivo a Mineral’nye Vody, una bella cittadina, mi dicono famosa in tutta la Russia per una sorgente di acqua minerale. La cittadina è carina e pulita, il bianco imperversa, se confrontata con le precedenti in una scala infinita di grigi. Ma non posso dimenticarmi dove sono e allora anche qui trovo carri armati e cannoni dismessi su piedistalli in cemento, a sottolineare i combattimenti della libertà, o giù di lì. Faccio quattro passi e mi accorgo che il sole picchia; infatti mi sono spostato verso sud, si potrebbe dire di una buona lunghezza come l’Italia.
Ceno e mi fermo un pò a chiacchiera con una signora spagnola, arrivata qui per caso e fermatasi perché le piace la cittadina.
Non resisto molto, sento il letto che mi chiama.

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AVVISO

Ci scusiamo per il ritardo sugli aggiornamenti di viaggio, dovuti a causa di problemi tecnici e soprattutto ai blocchi alle applicazioni internet in Bielorussia e Russia.

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