CARTE DI CREDITO, TECNOLOGIA E GEOPOLITICA – Minsk, 18 maggio

Al mattino mi alzo e recupero tutte le cose della cura personale che alla sera ero troppo stanco per fare: mi dedico al bucato quindi lavo la biancheria e dopo la doccia mi aspetta la barba. Non sono il tipo che rimane con la barba lunga!

La mattina è domenica e viene a trovarmi un vecchio amico che non vedevo dal 2008, un ex collega diciamo, con il quale telefonicamente ci siamo sempre tenuti in contatto. Si chiama Alexey.

Mi anticipa che ha un invito per la presentazione di una nuova auto cinese, una berlina elettrica del brand AVATR; se mi va, mi ci porta. Naturalmente dico di sì! Il bungalow dove alloggio si trova a circa 4 km dalla città di Minsk.

Così ci immergiamo nella tecnologia elettrica cinese e proviamo pure le auto: in accelerazione sul 1/4 di miglio e lungo un percorso di abilità. Confrontata a queste vetture, mi sento di dire la nota auto elettrica americana ha ben poche possibilità di competere, sia per finiture che per linea e estetica.

Alla fine della giornata andiamo a cena insieme e Alexey mette subito in chiaro che io sono suo ospite, in nome della nostra amicizia. A tavola gli racconto i problemi incontrati fino a qui: per esempio, ho tre carte di credito, sufficiente liquidità in euro, ma tutto ciò non è servito per pagarmi la benzina. Attualmente infatti sono fermo con mezzo serbatoio di benzina al bungalow e devo pure pagare il bungalow. Con grande tranquillità Alexey mi rassicura: “Domani, prima che tu parta, risolviamo”.

Per la prima volta nella mia vita sono tranquillo, anche senza certezze.

Il giorno dopo, lascio la moto pronta e caricata nel bungalow, avviso la reception e passa a prendermi Alexey per andare a Minsk.

A Minsk ci rechiamo in una delle filiali della sua banca. Chiede una carta per me, che io possa ricaricare al bisogno e che sia riconosciuta in questi paesi. Mi chiedono il passaporto e, appena preso in carico, gli dicono subito che non è possibile: ci sono delle limitazioni per i cittadini dell’Unione Europea e per quelli statunitensi. Senza battere ciglio, Alexey parla con il funzionario della banca, risponde a tono alle sue domande. Nel giro di qualche minuto l’impiegato consegna a Alexey due carte di credito: una per i rubli da usare in Bielorussia e Russia e l’altra per gli euro che lavora in Europa e resto del mondo; con questa accoppiata, attraverso un app posso spostare denaro da una carta all’altra senza sorprese. Fatto l’embargo, trovato l’inganno.

Però dopo un po’ mi sorge un dubbio: a quale conto si appoggiano queste carte? Visto che non è possibile appoggiarle al mio, qual è il conto corrente di appoggio?

Alexey ha messo a disposizione il suo. D’accordo la fiducia, ma sino a questo punto non me lo sarei aspettato. Dopo 17 anni che non ci vedevamo, non ha avuto dubbi e si è messo a disposizione. Quanti lo farebbero?

Rientrati al Bungalow, provo la carta: pago e riparto alla volta di Orša, una cittadina dove faccio solo tappa per godermi due belle birre fresche e dormire. Sotto la pioggia, che continua a scendere a intermittenza.

AVVISO

Ci scusiamo per il ritardo sugli aggiornamenti di viaggio, dovuti a causa di problemi tecnici e soprattutto ai blocchi alle applicazioni internet in Bielorussia e Russia.

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